Brunetta: «È l’auto della scorta; e quella dei mezzi confiscati è prassi consolidata»
La lista dei favori ai politici è ampia. Serviva per accreditarsi, per consolidare, per oliare. Dagli atti dell’indagine della Procura di Forlì e dell’Antimafia di Bologna, che ha portato a 34 misure cautelari, Marcello Minenna sembra avere una sola preoccupazione: garantirsi la conferma a direttore dell’Agenzia delle dogane. E per farlo usava vari modi, sbloccando le forniture di mascherine ferme in dogana, invitando chi conta agli eventi e pure usando le automobili confiscate e parcheggiate nei garage dell’Agenzia. È successo così che una macchina sia finita a un ministro, un’altra ad un altro e che ci sia scappata pure la Porsche, che naturalmente fa un certo effetto. «Sai che io ho un ottimo rapporto anche con Massimo Garavaglia — chiacchiera al telefono con Gianluca Pini, l’imprenditore ed ex parlamentare della Lega finito in carcere a Ravenna — io gli sto dando una mano a costruire la sua segreteria, gli ho anche dato la macchina di servizio, una di quelle sequestrate».
I nomi
Gli inquirenti verificano la circostanza con Alessandro…
Author: Andrea Pasqualetto
Data : 2023-06-23 20:36:40
Dominio: www.corriere.it
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